Bonassola è raccolta nel grembo di un golfo fra due speroni rocciosi che la proteggono dalle violenze del vento e dall'impeto delle onde. Lungo i suoi fianchi si trovano a quote diverse le località di Poggio, Montaretto, Reggimonti, Serra e San Giorgio; e dalle più alte punte della Macinara e della Madonnina lo sguardo abbraccia un'immensa striscia di litorale.
Dalla strada che scende dal monte Bonassola si rivela a poco a poco; prima casolari a mezza costa, tra scarsi ed esili ulivi e qualche saldo fico; poi, intorno al campanile dell'antica chiesa di Santa Caterina, la vasta gradinata delle case che continua, meno compatta, sull'estremo poggio proteso sul mare, con la policromia delle sue villette; quindi, ai margini dell'abitato sulla spiaggia, verso occidente, si delinea la nuova chiesa parrocchiale. Qua e la è palese in qualche edificio e in elementi marmorei l'impronta della dominazione genovese e viscontea verso lo scadere del medioevo.
STORIA
Antico feudo dei signori Da Passano, dai quali fu ceduto alla Repubblica di Genova nella prima metà dei XIII secolo , Bonassola è nominata in una bolla di Papa Anastasio IV dei 1143, con la quale veniva confermata al Vescovo di Luni la Pieve di Ceula da cui dipendeva la chiesa di San Pietro di Scernio. Si tratta del documento più antico che si conosca su Bonassola. E' però probabile che i primi nuclei abitati di mezza costa (Reggimenti in particolare) fossero già sorti in epoca tardo romana lungo la via litoranea Luni - Genova. Il primo insediamento abitato vicino al mare è invece d'epoca più tarda (XV - XVI secolo) e, posto al centro di una piccola insenatura, ebbe fin dalle origini le caratteristiche del tipico borgo marinaro ligure. La mancanza di adeguate fortificazioni rese Bonassola - come altri borghi sul mare - particolarmente vulnerabile alle incursioni piratesche, che ripresero con forte intensità dopo la caduta di Costantinopoli ad opera dei Turchi (1453). Nel 1560 si verificò la più grave di tali calamità, o almeno quella di cui ci sono pervenute notizie dettagliatamente documentate. I pirati assaltarono infatti il paese e si spinsero fino a Montaretto, devastando abitazioni, campagne e catturando più di cinquanta persone. In seguito a questo grave episodio l'anno dopo venne finalmente iniziata la costruzione dei castello (che è quello pervenuto sino a noi) e nel 1569 si costituì un'associazione di marinai e di proprietari di imbarcazioni denominata "Cumpania de Bonassolla". Questa istituzione, considerata dagli storici la prima forma di previdenza sorta in Liguria, aveva come scopo la raccolta di fondi per il riscatto di coloro che in futuro fossero caduti schiavi dei turchi e di altri corsari o pirati.
DA VEDERE
Il Castello (sec. XVI); la Chiesa di S. Caterina (XVI sec.); la Cappella della Madonna della Punta (XVIII sec.), molto caratteristica perché edificata su una scogliera a picco sul mare; i centri storici di Reggimonti e Montaretto. La parrocchiale, dedicata a Santa Caterina, è ricca di decorazioni barocche e conserva all'interno alcune tele dipinte. L'intensa attività marinara del borgo nel secolo scorso è documentata da una pregevole collezione di ex-voto marinari, alcuni dei quali del pittore Angelo Arpe, nativo di Bonassota ed operante a Genova nella seconda metà dei XIX secolo, alcune opere del quale sono anche conservate nei santuari di Soviore (Monterosso) e di Reggio (Vernazza). La fastosità dell'altare settecentesco laterale (dedicato atta Madonna del Rosario) si accompagna alla raffinatezza degli arredi del presbiterio, riecheggiata dalle insolite acquasantiere pensili poste ai lati dell'ingresso. Nell'abside tre grandi tele attribuite a Pietro Costa, che è anche l'autore del quadro di sinistra, raffigurante un episodio della vita di Santa Caterina di Alessandria.
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