A metà strada tra Genova, la città "Superba" che lo ebbe per secoli come fedele alleato, e la "nemica" Pisa, Levanto gode di una posizione geografica davvero felice, nell’estremo lembo della Riviera ligure di levante, subito prima delle celebri Cinque Terre e dello stesso capoluogo di provincia, La Spezia, da cui dista poche decine di chilometri. Località turistica balneare rinomata fin dai primi anni del secolo, Levanto sconta la sua ormai consolidata "vocazione turistica estiva" e impedisce a molti - non agli stranieri però - di vedere e perciò godere lo spettacolo che la natura offre dodici mesi l’anno: ’estate e la spiaggia, il mare e la costa rocciosa, i bagni e la nautica; la macchia mediterranea e le fioriture che in primavera sembrano esplodere; i colori dell’autunno, magari scoperti camminando per sentieri su un soffice strato di foglie; la vendemmia, che regala due ottimi vini premiati dalla "D.O.C."; l’aria tersa, secca della tramontana invernale; la stagione delle olive, con le colline colorate dalle reti per la raccolta, e l’odore forte della polpa macinata; il mare che, d’inverno, cambia colore.
Levanto non è "anche" questo: è "tutto" questo, inxieme poi ai suoi secoli di storia testimoniati da monumenti e strutture urbanistiche dal sapore antico.
STORIA
L'attuale centro storico di Montale, l'antica Ceula (notizie già nel VII sec.), è probabilmente il nucleo generatore di Levanto , che nacque molto più tardi, probabilmente tra i secoli X e XI. In epoca romana il mare giungeva sotto la collina di Montale e Ceula era un nodo strategico di grande importanza perché si trovava nel punto in cui l'antica via ligure che proveniva dall'interno toccava la costa. A partire dal XIII secolo l'importanza dell'abitato ceulasco iniziò a diminuire a vantaggio del borgo a mare, che si chiamò Levanto, forse perché a levante di Genova. Prima feudo dei Malaspina, passò successivamente ai signori Da Passano e quindi nel 1229 si sottomise liberamente alla Repubblica di Genova. Sotto la spinta di quest'ultima, nel XIII secolo il "borgo vecchio" (attuale zona di Sant'Andrea e di San Giacomo) ebbe un notevole sviluppo. Una seconda fase di espansione dell'abitato avvenne tra il XV ed il XVI sec. con l'edificazione del "borqo nuovo" (attuale via Garibaldi). Un'ulteriore fase dello sviluppo urbano si pone tra la fine del XIX e l'inizio del XX sec. con l'apertura degli attuali corso Italia e corso Roma.
DA VEDERE
Il castello (prime notizie nel 1165 ; ricostruito nel XVI sec.) e i resti delle mura (1265 e rifatte nel XVI secolo); i ruderi del castello di Celasco sul Monte Bardellone (XII - XIV secolo); le chiese di S. Andrea (iniziata nel 1223, consacrata nel 1463), di N. S. delta Costa (XII - XVII secolo, di cui resta purtroppo solo la facciata), di S. Nicolò di Chiesanuova (sec. XII), di S. Siro (pieve dell' XI secolo) a Montale, dell'Annunziata con annesso convento (XV - XVII secolo); gli oratori di S. Giacomo (sec. XVII) e di San Rocco (XVII secolo), la Loggia (sec. XV); i resti della mercantile "Casa Restani" (XIII secolo), alcuni interessanti antichi edifici , tra cui si ricordano : palazzo Arpe (via Grillo), villa Merani (via Garibaldi), villa Tagliacarne (Via Viviani), il monastero delle Clarisse (attuale sede municipale). Nella parte più antica del borgo si trovano i resti di molte costruzioni medioevali. I centri storici della valle sono sedici e si trovano a mezza costa. Tutti molto caratteristici, in alcuni di essi è possibile trovare parti murarie tardo medievali e impianti preindustriali per la produzione dell'olio di oliva. Ancora nel 1881 nella Valle di Levante funzionavano ed erano censiti catastalmente almeno trenta molini (attualmente se ne possono ammirare ancora tre).
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