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Vernazza  
 

Vernazza conserva l'aspetto rude e forte che le hanno conferito i secoli di aspre battaglie contro gli invasori di terra e di mare. Sorge a riparo di uno scoglio dirupato in cima al quale sorgono minacciose le due fortezze genovesi, una delle quali ha un singolare torrione al centro. Quando il mare è calmo il paese si riflette nello specchio marino antistante, d'azzurro carico, creando un favoloso gioco di luci. Come al solito, le case si addentrano nello stretto canalone, pigiandosi l'una sull'altra come animali spauriti, cercando riparo sotto al convento dei Cappuccini dal grazioso campanile seicentesco.

COME RAGGIUNGERE VERNAZZA

In pratica l'unico mezzo utile e sicuro per raggiungere Vernazza è il treno. Un altro mezzo comodo ed efficiente sono i battelli che però garantiscono il servizio solo in alcuni periodi dell'anno e solo in caso di condizioni meteorologiche favorevoli. Esiste una strada che collega Vernazza con gli altri paesi delle 5 terre e con La Spezia, ma in alcuni tratti risulta talmente poco agevole che se ne sconsiglia l'utilizzo, tanto più considerato gli insormontabili problemi dovuti al parcheggio.

STORIA

Si può con certezza far risalire l'origine di questo borgo a tempi molto remoti. Il toponimo Vulnetia deriva dal nome di una antica famiglia romana, da cui presero il gentilizio i liberti affrancati, ai quali vennero destinate da coltivare le terre confiscate ai liguri. È ormai assodato che gli abitanti di Vernazza formassero un sol popolo con quelli di Pignone, residente in origine in un unico nucleo urbano, localizzato sulle alture, attorno alla antica chiesa di Reggio. Col passare dei secoli, verso il 1000, forse per l'accresciuto numero o per l'attrattiva delle belle e irrigue pianure del Pignone (ove la parrocchia di Reggio aveva il suo molino) si verificò l'emigrazione delle genti montane ivi insediate. Una parte del flusso andò a fondare l'ag- glomerato urbano del Pignone, e l'altra scese lentamente sulla riva del mare, che poteva allora offrire più facili fonti di sostentamento, e incrementò l'antica Vulnetia. Nel secolo XII fu feudo dei marchesi da Passano fino a che Genova non riuscì ad imporre, nel 1211, sulla strategica quanto inquieta base marittima, il suo dominio. Prima di essere soggiogata da Genova, Vernazza infatti compì molte scorrerie contro le comunità limitrofe, disturbando con le proprie galee le vie del mare a danno dei commerci e di Genova e della Repubblica di Pisa, e da Genova stessa fu combattuta e ripetutamente punita. Il popolo di Vernazza era tuttavia assai temuto e stimato per la sua bravura, perizia e coraggio in mare, e per queste doti il Governo di Genova accordò alla comunità marina il privilegio di eleggere al parlamento un deputato senza il quale non si deliberava alcuna guerra per mare (uguale privilegio l'ebbe solo la comunità di Portovenere). I Fieschi nel 1254 tentarono di ricostruire il feudo perduto con possedimenti nel golfo di La Spezia e in Val di Vara, ma dopo breve signoria sul paese, nel 1276 vendettero a Genova ogni diritto sugli uomini di Corniglia e di Vernazza.

URBANISTICA

Il borgo è situato sulle pendici di un dirupato scoglio sporgente in mare, al riparo del quale si apre tutt'oggi il più comodo e più sicuro porto delle Cinque Terre. Vernazza risulta organizzata linearmente lungo il torrente Vernazzola, che scorre in fondo alla stretta valle, percorso di impianto principale, da cui si dipartono una serie di vicoli che stretti e tortuosi risalgono i ripidi pendii della collina. Le case dell'abitato sono allineate sulle opposte sponde del canalone, un tempo valicato prima della moderna copertura, mediante una serie di ponticelli di muratura, sei dei quali erano nel centro dell'abitato e cinque fuori. Le abitazioni sono sviluppate in altezza, sullo schema della casa a torre. Vernazza, intatta nel suo impianto urbanistico, presenta nel tessuto edilizio esempi validissimi di forme più articolate della semplice e spontanea architettura rustica quali logge, vecchi porticati, antiche e nobili costruzioni. Questa varia e complessa trama edilizia differenzia Vernazza dagli altri borghi delle Cinque Terre e ci testimonia la ricchezza economica e l'importanza politica e sociale raggiunta dal borgo nel corso dei secoli. Il tessuto viario è costituito da una serie di ripidi percorsi e di scalinate che hanno il loro punto di incontro naturale nella piazza prospiciente il mare, nella quale sfocia il carruggio principale.

DA VEDERE

Sulla piazzetta, centro della vita comunitaria del paese, insistono le emergenze architettoniche più rilevanti: la monumentale parrocchia intitolata a Santa Margherita di Antiochia, sorta nel 1318 sulla primitiva chiesa di S. Giovanni, con notevoli richiami alla Basilica dei Fieschi a Lavagna, e il palazzo porticato.
Durante il dominio di Genova, Vernazza fu dotata di un sistema difensivo di cui ancora oggi permangono notevoli elementi, e fu costruito un porto rifugio e cantiere di riparazione per le galee della flotta contro Pisa.


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